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Ethos (La Via del Vivere)

Dalla collezione privata di Sua Santità Papa Francesco
(Omaggio di Federprofessional Italia, in occasione del proprio ventennale, 27 aprile 2022)

Elogio alla modestia, come tratto di solidità e purezza, Ethos rinuncia alle decorazioni artificiose, lasciando alla semplicità degli elementi l’occasione di una dialettica schietta, da cui affiora una potenza esistenziale inviolabile.
La base di legno (umile, imperfetta, col suo calore vitalistico intrinseco) intesse un confronto plastico con parti in smalti e resina (sintetici, assorbenti, dalle cromie quasi asfittiche).
La superficie dell’opera ne risulta cicatrice e fermento di un incessante e faticoso incedere nei conflitti dell’esistenza umana.
I tratti dorati, che si stagliano netti sull’impasto cupo, reclamano la certezza di una spiritualità coraggiosa. Su di essi, come rimando ad un dualismo atavico, sono incastonati cristalli grezzi a taglio vivo, che assorbono e restituiscono, nel nero lucido e irregolare, tratti luminosi ineffabili quanto solidi: il rimando è allo sguardo della Madonna, simbolo dell’esperienza umana e dell’ascesi; ispirazione mistica, dalle radici profondamente umane e dalle prospettive trasfiguranti.
La solidità etica dell’esempio mariano segue e traccia il percorso del Santo Padre: si ricompone e riconosce nel simbolo della Croce, che emerge e compare, con l’assertività incondizionata delle Fede.

L’opera, ispirata a Sua Santità Papa Francesco, non ambisce a riassumerne figurativamente la grandezza, quanto a restituirne, con pragmatica concretezza e materica drammaticità, l’intenzione perseverante di Umiltà e l’incessante, laborioso calarsi nelle dimensioni più autentiche e sfidanti dell’esistere.
Nel paesaggio etico straniante di un’epoca spesso annichilente, un Uomo abbraccia la Croce e, dando del tu alla disperazione, saluta l’Umanità come un’amica gentile, per cui segna un percorso fatto di Fede, di resistenza, di speranza.

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