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Uranos (Cielo)

Collezione privata di B. N.
Un uomo e il suo viaggio verso le nuvole.

Uranos è il cielo, che, nella sua vastità incorporea, suggerisce richiami atavici al sacro, ma, al contempo, si contrae, si rompe, si rivela.
La perfezione in sé conclusa di una sfera condensa l'ambizione frustrata all'infinito e scopre la ferita preziosità degli uomini. Lo fa come uno specchio rotto: illumina certezze polverizzate e moltiplica i bagliori dell' imperfezione.
L'opera trasferisce, nella dimensione del palmo di una mano, l'immensità di uno scenario eterno e la trasforma in feticcio, quasi nel simulacro di un lampadario di modernariato, eco di abbaglianti notti anni 80, di una gioventù gagliarda, di una candida prospettiva rampante.
URANOS è un cielo " da comodino" , sublimato delle sicurezze di un Icaro contemporaneo: uomo in bilico fra ambizione metafisica e concretezza carnale, immagine riflessa del mosaico complesso e dolorosamente prezioso del vivere.

L'opera è dedicata ad un imprenditore in pensione forzata, ad un sopravvissuto, al naufrago di una crisi economica che non ha lasciato diritto di replica.
I suoi figli hanno voluto rendere omaggio al suo coraggio, dedicargli un oggetto che rendesse tangibile quanto brilli di più uno specchio rotto che una superficie perfetta. Nella mitologia greca, Urano è padre dei Titani.

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