Artist | Interior&Product Designer
Paesaggi
umani
Paesaggi umani\ Human Landscape, di Ivan Nadin
Mostra di Design e Arte
“A person is a fluid process, not a fixed and static entity; a flowing river of change, not a block of solid material; a continually changing constellation of potentialities, not a fixed quantity of traits.”
( Carl Rogers)
( Carl Rogers)
Galleria Condominio Arte, Milano
19 dicembre 2021
La mostra propone una selezione di opere provenienti da collezioni private ed ispirate al tema portante dell’Uomo, nel suo esprimersi e ritrovarsi in sublimazioni atipiche del quotidiano.
Ogni elemento è parte di un richiamo ancestrale ad archetipi universali ed alla loro evoluzione oggettuale (a tratti straniante) in manufatto: vessillo e icona di una contemporaneità, che macina e restituisce la Vita in una sintesi parcellizzata, dall’esasperata concretezza.
Ogni opera è essenza e ritratto di un vissuto, orma di un’esistenza: è resa poetica (creativa) dell’ineffabile dimensione del singolo, qui catturato, concretizzato e restituito ad uno spazio evocativo sovraindividuale.
In questo senso, il Design, esito di una cultura industriale e post-industriale, recupera una natura schiettamente icastica, nell’elaborazione sartoriale di oggetti, intesi come riflesso intangibile di un’esistenza e come estensione intimistica di una prossemica emotiva genuinamente umana
“Paesaggi umani” incarna l’idea del Personal Design, ovvero la declinazione del settore Product (in questo caso) e del settore Interior (negli esiti architettonici di riferimento) alla resa iconografica e simbolica di esperienze umane particolari, con un processo sartoriale di brandizzazione e personalizzazione dell’oggetto. Quest’ultimo, esclusivo in sé e unico nella sua fonte di ispirazione, è quindi frutto di un processo creativo di sublimazione del vissuto del committente. Il personal Design gli consente, infatti, di raccontarsi ed al Designer di tradurre in un’opera originale.
Una nuova idea di Design
Ivan Nadin porta in Italia un’idea originale di progettazione, di cui detiene la proprietà intellettuale e che si concretizza in un ribaltamento del punto di vista sul concetto stesso di Design e sul rapporto (che diventa intimo, sartoriale e personalizzato) col committente, vero protagonista dell’opera.
Il Personal Design
La storia del Design ci offre una testimonianza di come questa forma espressiva trasferisca spunti derivanti dalla “lettura” della realtà contemporanea, sul piano dell’ideazione e reinterpretazione di oggetti di uso comune, attraverso lo sguardo originale del Designer, che resta il protagonista del processo creativo.
Il personal Design capovolge completamente quest’idea e rende il Designer un “osservatore attivo” del cliente, qui effettivo polo della creazione: è dal racconto del committente, infatti, e dalle sue personali esperienze, che nasce l’idea di un oggetto unico, simbolo e sintesi di una dimensione intima, resa materica e poetica di un vissuto.
Paesaggi Umani
La Mostra intende offrire una panoramica su paesaggi intimi, fatti di storie di vita, sublimate in oggetti carichi di significato.
Ai tempi del Covid, nel 2021 l’esposizione, ospitata nella cornice di Palazzo Giovanelli & Gran Canal (Venezia), vuole proporre un punto di vista su quanto, nel prezioso scrigno dell’esistenza, il vero valore sia la capacità di cogliere momenti e sfumature infinitesimali dell’esistere.
Nel 2021, la collezione si amplia es arricchisce.
L’esposizione Milanese alla galleria Condominio Arte, sposa una dimensione fluida di minimalismo urbano. Concepita come un diapason, attraverso cui far risuonare il sentire comune degli uomini, è uno sguardo sulla vita di persone, con una loro storia ed un loro percorso, espressione di archetipi mutuati dall’origine stessa della cultura occidentale e resi tangibili, quotidiani, vivi, nella loro attualizzazione in oggetti, apparentemente confusi nel flusso dei giorni, mescolati agli spazi e agli arredi, nel sovrapporsi delle emozioni e nel trascorrere del tempo.
Gronchi Branding
Gronchi rosa è un francobollo stampato “male” e per questo divenuto inestimabile. L’imperfezione è ciò che connota ogni individuo, rendendolo umano, unico, prezioso.E’ nella digressione dallo schema che si aprono percorsi insospettati, possibilità creative, mirabilmente capaci di disvelare l’autenticità ineffabile della vita. Di qui nasce una scelta di comunicazione: nelle schede dedicate a ogni opera esposta (redatte come appunti sulle pagine di un diario che raccoglie pensieri ed immagini), l’errore è una scelta e si insinua fra le righe.
Ogni opera è descritta, tradotta, cercando di rendere il senso di un’intuizione: il “refuso”, pertanto, è profondamente connaturato all’ambizione poetica di raccontare la vita. Fallace è l’idea stessa di poter sintetizzare il dialogo intimo committente\designer e per questo l’errore non si omette, ma si dichiara, a partire da volute imprecisioni nella stesura dei testi, che rimandano, sottolineandola, all’essenza dell’Arte: tentativo imperfetto (e per questo glorioso) di cogliere il senso profondo dell’esistere.